Parole
e pensieri nella milonga
I libri di tango raccontano la musica, la
storia, la poesia, la danza.
Ogni pagina spesso é custode di un'emozione che ci arriva
al cuore.
Per questo li leggiamo
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Antonio Lalli
Dalle scarpe da
ballo al cappello
Antonio Lalli, romano, comincia
a ballare nel 1986. Prima il folklore, poi gli standard, poi
i latino-americano. Il 6 ottobre 1991 prende parte ad uno
stage di tango condotto da Silvia Vladiminsky.
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I suoi compagni sono Simonetta e Donatella Centi, Sergio Basile,
Claudio Greco, Silvana Patricelli, in gran parte fondatori
della futura Tangopolis. A Montesacro
la tedesca Helene Pede insegnava il tango a La Maggiolina,
frequentato dallo stesso gruppo più qualcun altro,
come Eliana e Alì che poi hanno aperto il famoso Tango
Bar in Via Macerata. L'Associazione Tangopolis sorge invece
in Via degli Ausoni, a San Lorenzo, in un vecchio panificio
poi trasformato in studio fotografico. Roma sta contando i
suoi pionieri. Julio de La Fuente (che poi inaughererà
l'Alpheus con Alberto Valente) che insegnava assieme a Ivana
Maldonado al Charango, vicolo Sant'Onofrio.
A Trastevere, in Via Crisogono,
c'era la tana di Tito con Mitzi Barbacini. Si aggiungono Gloria
Citraro, Alicia Vaccarini, Luciano Donda. Nel 1994 Antonio
Lalli fonda l'Associazione Tangare ed inizia ad insegnare
con Bettina Geiken e quindi con Paola Palaia alla libreria
Invito alla Lettura, di corso Vittorio Emanuele. Bettina ha
avuto il merito di portare in Italia uno dei primi maestri
dell'abrazo cerrado, Eduardo Arquinbau, che lo definiva Tango
Club.
Una breccia di tango popolare nell'epoca del tango-show,
che aveva tanto gli accenti del palcoscenico, meritevole
di aver avvicinato a questa danza centinaia di spettatori
che, inchiodati sulla poltroncina, hanno sentito nella
schiena i primi brividi. Nel 1996 Antonio Lalli apre
la sua prima milonga al Testaccio, in Via Amerigo Vespucci,
si chiamava Libertango. Poi é arrivato Il Giardino
del Tango in Via degli Olimpionici a Ponte Milvio. Qui
tiene uno stage e balla Carlos Gavito con il quale Antonio
Lalli tesse una profonda amicizia. Ormai Il Giardino
del Tango è una milonga storica e irrinunciabile
nella grande mappa del tango romano. |
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